Chi siamo
Il territorio
La scuola dell’infanzia paritaria S.Croce con sede in via Furietti 11, a Bergamo, venne istituita, su iniziativa di mons. Scattini, con l’acquisto di un rudere adibito inizialmente a residenza delle Suore, ad Asilo per bambini e a Chiesetta, come primo inizio per la fondazione della parrocchia.
Una volta terminata la Chiesa Parrocchiale nel 1925 i locali furono adibiti interamente all’Asilo Infantile.
Nei primi anni del 2000 si è provveduto ad un ampliamento con l’aggiunta di una classe e di un gruppo bagni per rispondere alla richiesta degli utenti del quartiere.
Il quartiere Malpensata dove è ubicata la scuola conta circa 4500 abitanti di cui quasi il 30% di origine straniera; questo è dovuto alla presenza sul territorio di numerose case popolari, assegnate quasi esclusivamente a famiglie extracomunitarie.
Le etnie più numerose sono quelle sud-americane ed est-europee.
Nella nostra scuola sono presenti bambini provenienti da ben 15 nazioni.
Considerato il contesto territoriale e sociale in cui la scuola si trova ad operare e alla luce delle riflessioni fatte attraverso l’esperienza quotidiana con le famiglie e i bambini, sono stati individuati alcuni bisogni prioritari a cui la scuola risponde attraverso la sua offerta formativa.
I principali sono i seguenti:
- Accogliere le diversità culturali, linguistiche, religiose e promuovere le potenzialità di tutti i bambini.
- Sostenere la competenza comunicativa attraverso progetti di potenziamento della lingua italiana.
- Contribuire al superamento delle povertà culturali.
- Aiutare le famiglie a costruire rapporti di fiducia con la comunità.
- Rendere la scuola luogo di incontro, di socializzazione, di condivisione, di sostegno alle famiglie che vi accedono: ciò significa promuovere sia iniziative di formazione per sostenere la funzione genitoriale, sia avviare occasione di incontro e socializzazione attraverso la proposta di momenti ricreativi.
La Missione
La nostra scuola paritaria svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Repubblica Italiana per la formazione di ogni persona e per la crescita civile e sociale del Paese.
Attraverso il suo servizio la scuola concorre; al pieno sviluppo della persona umana, all’uguaglianza delle opportunità educative e formative, al superamento di ogni forma di discriminazione, all’accoglienza e l’inclusione, alla valorizzazione delle pluralità delle culture famigliari, linguistiche, etniche e religiose, allo sviluppo delle competenze.
La scuola promuove quindi lo sviluppo armonico e progressivo della persona e opera con la consapevolezza che il bambino è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, etici e spirituali.
Sono quattro gli obiettivi del nostro percorso didattico;
- Consolidare l’identità; vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio IO, stare bene, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e a essere riconosciuti come persona unica e irrepetibile.
- Sviluppare l’autonomia; avere fiducia in se stessi e negli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto ; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparare ad operare scelte e assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
- Acquisire competenze: significa giocare, muoversi, manipolare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto; ascoltare, comprendere narrazioni e discorsi; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare.
- Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni ; rendersi conto della necessità di stabilire regole condivise; riconoscere l’importanza del dialogo e dell’ascolto reciproco.
In questo quadro ha particolare importanza l’insegnamento della religione cattolica.
Tre sono le componenti che strutturano l’educazione religiosa nella scuola dell’infanzia:
- la spiritualità, tutta l’impostazione didattica coltiva il senso della meraviglia, della ricerca e della capacità di porre interrogativi e domande di senso. Il bambino vuole sapere da dove è venuto. E’ l’età dei grandi perché.
- La religiosità, la presenza, sempre più numerosa, di bambini appartenenti a culture e religioni diverse da quella cattolica ci richiama ad una particolare attenzione e un rispetto per queste famiglie. L’insegnante fa in modo che tutti i bambini sviluppino quei sentimenti da cui nasce la vera preghiera, l’atteggiamento di gratitudine, di meraviglia e stupore, di richiesta di aiuto e di invocazione e crea poi momenti di silenzio che ogni bambino riempie come gli è stato insegnato in famiglia.
- Ed infine la cultura cattolica, cioè il sapere della Religione Cattolica nel contesto occidentale, europeo, italiano.
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia ogni bambino sviluppa alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, ha un positivo rapporto con la propria corporeità.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Sviluppa l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.
Chi dirige
Presidente
Don Claudio Del Monte
Coordinatrice
Virginia Comi
Insegnanti
Iole Ferro
Muriel Longaretti
Roberta Pianetti
Gabriella Capitanio
Cuoca
Lisa Rossi
Ausiliaria
Tea Tsitsashvili
Aiutante: Eleonora Penzani
Segretaria
Daniela Mazzoleni